ILa Commissione emiliano-romagnola fu istituita il 23 novembre 1945 e si insediò all’inizio di dicembre in via Garibaldi, 2 a Bologna.
Il presidente della Commissione, Leonillo Cavazzuti (1909-1972), già capitano di fanteria, fino all’estate 1944, quale componente del Cln, aveva svolto attività clandestina nella bassa modenese. Ricevuto l’ordine dall’avv. Alessandro Coppi, democratico cristiano e presidente del Cln di Modena, nel luglio si era trasferito a Bologna per assumere l’incarico di vicecomandante del Cumer, che gli «competeva per la [sua] qualifica di comandante regionale delle formazioni democristiane».
Nei locali dell’Istituto ciechi Francesco Cavazza aveva istituito uno Studio culturale per la Gioventù cattolica, in realtà deposito di armi e munizioni e centro di smistamento di ufficiali alleati e di partigiani in missione. Aveva collaborato alla costituzione del Comando piazza di Bologna e, nel settembre 1944, alla preparazione del piano insurrezionale della città. Nell’autunno 1944 aveva costituito, «in un sotterraneo della Villa Calvi nei pressi di Parma», il Comando Nord-Emilia. Nell’inverno, «per la denuncia di una spia», aveva corso il rischio di essere arrestato e fucilato. Dal marzo 1945 aveva ospitato nella sua abitazione il capitano Ferruccio Mazzara, capo della missione inglese ‘Bilancia’, in collegamento tramite radio con il comando alleato. Nel dopoguerra sarà consigliere comunale di Bologna.
Facevano capo alla commissione gli Uffici distaccati di segreteria, con sede nei vari capoluoghi di provincia della regione, addetti alla istruzione delle pratiche e al relativo inoltro alla Commissione.
(Scheda in via di definizione)
Luciano Casali, Alberto Preti (a cura di), Identikit della Resistenza: i partigiani dell’Emilia-Romagna, Clueb, Bologna, 2011
Storia e memoria di Bologna, Cavazzuti Leonillo detto Sigismondo
Archivio Centrale dello Stato:
– Ricompart, Commissione Emilia Romagna
Bologna, Istituto Parri:
– Fondo Commissione regionale riconoscimento qualifica partigiani Emilia-Romagna (donato dall’Anpi di Bologna nel 1979)
[Mirco Carrattieri]